Oggi sarebbe la giornata mondiale dell’acqua. Ma l’acqua … non c’è

Po magra
La portata del fiume Po ha raggiunto i valori minimi dal 1972. Dopo cento giorni di siccità la situazione è particolarmente evidente nella sezione di Piacenza dove la portata del Fiume è ridotta per oltre i due terzi. Anche i suoi affluenti ed i grandi laghi prealpini sono in grave carenza idrica. Si prevede anche verrà meno anche l’apporto dello scioglimento delle nevi, che sarà inferiore del 70% sempre a cusa della siccità invernale. Fra poco inizierà la stagione dell’agricoltura, quando sarà necessario prelevare l’acqua e distribuirla. Ci potranno essere problemi anche per l’intrusione del cuneo salino, perché quando la portata nel Delta del Po scende l’acqua del mare vince su quella dolce e risale lungo il fiume. Attualmente l’acqua salata è già risalita di 15 chilometri. Inoltre dai dati di monitoraggio emerge che lo stato dell’80% dei fiumi e dei laghi è molto inquinato e sotto forte stress.
Tutto ciò accade il 22 marzo del 2022, durante la ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Acqua istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. Il World Water Day era stato previsto nelle direttive dell’Agenda 21 del Mondo, il famoso documento prodotto dal primo grande Summit internazionale di Rio da Janeiro. Il 22 marzo di ogni anno quindi gli stati dell’Onu sarebbero invitati a promuovere attività concrete a favore dell’acqua. Ma tutto ciò non sembra avere avuto molto successo; almeno finora; almeno nel Belpaese.

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