Il Ministero della Transizione Ecologica contestato da giovani che non sopportano più green-washing e bla-bla-bla

Presso il Ministero della Transizione Ecologica proseguono quotidianamente dalla scorsa settimana le manifestazioni non-violente (o quasi-non-violente, se consideriamo l’imbrattamento di vernice colorata della scorsa settimana) messe in atto da alcuni giovani ecologisti contro la strategia “fossile” del Governo.
Extintion Rebellion

Perseguire il raddoppio dell’estrazione dai giacimenti petroliferi italiani è dannoso, non solo ecologicamente, ma anche finanziariamente. Il recente convincimento dei Ministri, di Confindustria e di diversi mass-media, che l’aumento della produzione nazionale del gas-naturale (sarebbe più chiaro chiamarlo “gas-fossile”) porti dei benefici per gli italiani è semplicemente illusorio. Nei prossimi anni le nazioni si divideranno gradualmente in due tipologie: quelle che continueranno ad investire sulle fonti energetiche fossili, per cui serviranno sempre più finanziamenti, e invece quelle che punteranno sulle fonti rinnovabili, e che potranno controllare le proprie finanze. Per un paese importatore d’energia, come l’Italia, continuare ad investire nel modello di sviluppo “fossile” è fallimentare: ineluttabilmente i prodotti petroliferi scarseggeranno sempre più, i loro costi cresceranno alle stelle e porteranno al progressivo indebitamento economico-finanziario.
Per non fallire bisogna invece aggiornare al più presto il Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia ed il clima), fondamentale per ridurre la dipendenza italiana dalle fonti fossili. Bisogna potenziare l’efficienza energetica e le autorizzazioni dei nuovi impianti alimentati a fonti rinnovabili: potenziamento del personale degli uffici-energia di tutti gli enti, per esaminare velocemente e rilasciare quanto prima le centinaia di istanze di intervento, alcune giacenti da anni.
Soprattutto bisogna invertire il paradigma che la tutela ambientale è solo un costo: al contrario il rispetto dell’ambiente e la transizione ecologica ben fatta è un modello di sviluppo che crea nuove opportunità di lavoro. Le nuove tecnologie del rinnovabile devono soppiantare quelle obsolete del fossile, nei trasporti, nell’industria, nei consumi civili. In particolare sono particolarmente idonee per il Belpaese le “cominità energetiche”, con cui i cittadini e le imprese oltre che consumatori diventano produttori di energia (prosumer), migliorando le loro bollette, consapevolezze e compatibilità ambientali. E’ un modello adeguato per superare velocemente il caro-bollette di questi giiorni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *